iOS 26.2 rivela un possibile servizio Apple per creatori: spunta “Creator Studio”
iOS 26.2 beta 1 è stato rilasciato poche ore fa, e come spesso accade gli sviluppatori e i code analyst hanno già iniziato a scandagliare il sistema alla ricerca di indizi sul futuro delle piattaforme Apple. Tra le scoperte più curiose c’è un riferimento testuale a qualcosa chiamato Apple Creator Studio, un nome del tutto inedito che non compare in alcuna comunicazione ufficiale.
La scoperta è stata condivisa da Aaron, noto su X come @aaronp613, figura già nota per aver individuato in passato tracce di prodotti e servizi prima che Apple li annunciasse. In questo caso non ci sono stringhe descrittive, icone o funzioni collegate, solo il nome Apple Creator Studio all’interno del codice della beta. Ed è bastato questo per far partire le ipotesi.
L’interpretazione più diffusa è quella di un possibile abbonamento unificato per tutte le app professionali della società di Cupertino. Apple punta sempre più sui servizi e la possibilità di offrire Logic Pro, Final Cut Pro, Motion, MainStage, Compressor e magari Pixelmator Pro in un unico pacchetto potrebbe replicare il modello già consolidato da Adobe con Creative Cloud. Una mossa simile creerebbe un ecosistema coerente dedicato ai creativi Apple, con un’unica sottoscrizione invece di più abbonamenti separati.
C’è poi chi ha collegato il nome Apple Creator Studio all’acquisizione di Pixelmator avvenuta nel 2024, immaginando una ribrandizzazione dell’app o un’integrazione più profonda nei software Apple. Tuttavia le prove non sembrano supportare questa teoria, dato che sono già emersi riferimenti a Pixelmator Pro per iPad come app distinta, con il suo stesso ID App Store.
Non manca una terza ipotesi, forse la più ambiziosa: un vero e proprio hub per creativi, trasversale tra macOS, iPadOS e iOS, che includa strumenti, librerie, template, sincronizzazione cloud e accesso alle app professionali. Una sorta di Creative Hub marchiato Apple, pensato per chi lavora in video, audio, grafica e fotografia.
Qualunque sia la natura di Apple Creator Studio, è significativo che il nome emerga in una beta di sistema e non in un’app separata. Potrebbe indicare una funzione destinata a essere integrata nativamente nell’ecosistema, magari collegata all’App Store o ai Servizi in abbonamento.
La risposta definitiva potrebbe arrivare già prima del debutto pubblico di iOS 26.2, previsto con buona probabilità per dicembre. Oppure, come accaduto in passato con riferimenti poi spariti, il nome potrebbe essere solo un placeholder interno o un progetto ancora lontano dal lancio.