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Apple vicina all’accordo da 1 miliardo di dollari con Google per portare un modello di Gemini personalizzato su Siri

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Apple vicina all’accordo da 1 miliardo di dollari con Google per portare un modello di Gemini personalizzato su Siri

Apple si prepara a una delle collaborazioni tecnologiche più rilevanti della sua storia recente. Secondo Bloomberg, l’azienda è in fase avanzata di negoziazione con Google per integrare una versione personalizzata del modello Gemini all’interno della nuova Siri prevista per il 2025. L’accordo avrebbe un valore di circa 1 miliardo di dollari all’anno, e sarebbe il risultato di una lunga valutazione iniziata mesi fa.

La novità principale riguarda le dimensioni del modello. Google, infatti, fornirà ad Apple un modello multimodale da 1,2 trilioni di parametri, una scala che supera di oltre dieci volte la complessità attuale del modello cloud sviluppato internamente da Apple, fermo a 150 miliardi. Il modello locale integrato nei dispositivi, invece, resta a 3 miliardi di parametri e continuerà a occuparsi delle operazioni offline.

Secondo le fonti citate da Bloomberg, l’adesione a Gemini non è stata determinata solo dalle prestazioni, ma soprattutto dal costo, che sarebbe risultato più competitivo rispetto alle soluzioni di Anthropic, arrivata fino alla fase finale della selezione. Il progetto interno di Apple, nome in codice Glenwood, è stato supervisionato da Mike Rockwell, ora responsabile della nuova Siri dopo il recente rimpasto interno.

Nella versione prevista per il 2025, Siri non delegherà tutto a Google. Il modello Gemini si occuperà delle funzioni legate alla sintesi e alla pianificazione delle azioni, cioè quelle necessarie a comprendere richieste complesse e trasformarle in compiti reali, come l’organizzazione di un viaggio o la gestione di workflow multi-app. Le altre funzioni resteranno gestite dall’intelligenza artificiale sviluppata da Apple.

La frase riportata da Bloomberg chiarisce il dettaglio tecnico dell’accordo:

“Il modello Gemini di Google gestirà le funzioni di riepilogo e pianificazione di Siri, mentre altri aspetti continueranno a essere alimentati dai modelli interni di Apple.”

Uno degli aspetti più rilevanti riguarda la privacy. Il modello Gemini non girerà su infrastrutture Google, ma su server Apple all’interno del suo sistema Private Cloud Compute, che impedisce il trasferimento dei dati degli utenti verso soggetti esterni. Questo dettaglio, secondo le fonti, è stato un elemento centrale nella trattativa.

Apple però non considera Gemini una soluzione definitiva. Sempre secondo Bloomberg, l’azienda continua a lavorare a un proprio modello cloud di nuova generazione, che avrebbe l’obiettivo di raggiungere 1 trilione di parametri già nel 2025. Ciò significa che l’accordo con Google sarebbe una fase intermedia, non l’abbandono di una strategia AI autonoma.

“Apple non vuole usare Gemini come soluzione a lungo termine. L’azienda continuerà a sviluppare i propri modelli e spera di sostituirlo con una tecnologia interna, si legge nel report.”

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