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Apple Intelligence non convince e non farà aumentare le vendite di iPhone

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Apple Intelligence non convince e non farà aumentare le vendite di iPhone

Apple Intelligence non sta generando l’entusiasmo sperato e, di conseguenza, non sta incentivando le vendite degli iPhone. A ribadirlo è il noto analista Ming-Chi Kuo, secondo cui Apple stessa sarebbe consapevole delle prestazioni deludenti della propria intelligenza artificiale e avrebbe già rivisto al ribasso le previsioni di vendita per i prossimi modelli di iPhone.

Le difficoltà di Apple con l’intelligenza artificiale non sono una novità. Già lo scorso luglio, Kuo aveva messo in guardia dal pensare che Apple Intelligence potesse diventare un driver fondamentale per le vendite di iPhone. A gennaio, l’analista aveva addirittura affermato che l’appeal dell’AI di Apple era “significativamente calato” a causa del ritardo accumulato tra l’annuncio di giugno 2024 e il lancio effettivo, avvenuto solo a ottobre.

A peggiorare la situazione, c’è il recente fallimento di Apple con Siri, che ha visto l’azienda rimandare alcune delle funzionalità chiave di Apple Intelligence, inizialmente previste con iOS 18. Secondo Kuo, Apple avrebbe già messo in conto il flop della sua AI e ne avrebbe tenuto conto nelle previsioni di spedizione di iPhone per il 2025.

“Ultimamente, il consenso del mercato ha assunto un atteggiamento più cauto riguardo alle spedizioni di iPhone e ad Apple Intelligence (Siri), il che conferma le mie previsioni precedenti. Inoltre, è evidente che quando Apple ha condiviso previsioni di spedizione conservative con i suoi fornitori all’inizio di quest’anno, aveva già preso in considerazione le prestazioni deludenti di Apple Intelligence”.

La reazione negativa del pubblico e della comunità tech sembra confermare questa ipotesi. L’impatto di questa insoddisfazione potrebbe avere un impatto negativo sulle vendite degli iPhone 16 e iPhone 17. La scorsa settimana, Apple ha annunciato che le funzionalità più avanzate di Siri, come la comprensione del contesto personale e l’integrazione con App Intents, non saranno disponibili prima del 2026. La reazione del pubblico e della comunità tech è stata tutt’altro che positiva, e sembra che Apple non si aspettasse una risposta così critica.

Persino John Gruber, uno dei giornalisti più esperti del mondo Apple, ha recentemente pubblicato un lungo articolo in cui ha messo in evidenza i problemi cronici di Siri. Il suo report ha riscosso grande successo tra gli utenti, confermando la frustrazione diffusa per i ritardi e le mancate innovazioni dell’assistente vocale di Apple.

L’incapacità di Apple di competere con i giganti dell’intelligenza artificiale come OpenAI, Google e Anthropic sta diventando sempre più evidente. E ora la domanda è una sola: Apple riuscirà a colmare il divario con i giganti dell’intelligenza artificiale come OpenAI, Google e Anthropic o continuerà a restare indietro nel settore AI?

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